2 maggio 2012

La matematica è un'opinione

Adesso posso affermarlo con cognizione di causa e prove alla mano: la matematica è un'opinione.

L'ho sempre sostenuto... bastava osservare la profe di fisica al Liceo, che tentava di spiegare i teoremi con dimostrazioni... che spesso non riusciva a completare e si giustificava dicendo "dovrei usare funzioni che non conoscete ancora per dimostrare questo teorema"... E io mi chiedevo "ma se dobbiamo studiare 'sta roba e poi impararla come facciamo se lei non ce lo spiega?!". Misteri della fede, ancora oggi per me si tratta di traumi irrisolti ed enigmi insoluti! 

Ma la mia vita di oggi mi insegna in altro modo che la matematica, decisamente e senza ombra di dubbio, è un'opinione.

Le cose stanno così: 1+1 NON fa 2; o meglio, 2 NON è il doppio di 1. Se si tratta di figli, ovviamente.

Perchè avere due figli non è come avere il doppio di un figlio. Macchè. Nel caso dei figli 1+1 fa almeno 4. In alcuni casi credo che faccia quasi 5. 

E per scoprirlo c'è un modo di efficacia provata e dimostrata: basta avere il primo figlio con la gastroenterite che vi chiama disperato dal bagno perchè ha bisogno di piangere tutte le sue lacrime su di voi e avere contemporaneamente la piccolina di 20 giorni attaccata al seno per la poppata di mezzanotte.

E la cosa drammatica è che tu, che sei la mamma di entrambi, purtroppo non ti sei sdoppiata dopo il secondo parto. Anzi. Ti sei un po' dimezzata.
Emotivamente sei sulle montagne russe e passi dall'esaltazione allo sconforto in un battibaleno.
Fisicamente non sei proprio un fiore in boccio; più che altro sembri sul viale del tramonto.
Cognitivamente ti sono rimasti due neuroni e con una sola sinapsi funzionante nel cervello non è che si facciano grandi cose.
La pazienza è partita per le vacanze e non sai se e quando tornerà.

Insomma: il caos ha preso possesso del tuo territorio di vita, soprattutto quello relazionale. 

E mentre tutto questo accade, ti sembra di aver speso proprio male gli ultimi anni della vita, perchè da quando è nata la sorellina, il tuo primo figlio te ne dice e te ne fa di tutti i colori - non sembra più nemmeno lui - e vederlo soffrire così ti spacca il cuore in due. E tu. ovviamente, pensi che probabilmente non hai fatto un gran lavoro come mamma, perchè se tuo figlio fa tutta questa fatica vuol dire che non hai saputo aiutarlo ad acquisire gli strumenti per affrontare questa sfida. Non è il momento di chiedersi cosa accadrà con altre sfide, per carità...

L'educazione consapevole che credevi di aver coltivato somiglia di colpo ad un deserto: che fine hanno fatto la sintonia, l'intesa, la comprensione, il feeling con tuo figlio? Sono scomparsi irrimediabilmente oppure torneranno? Domanda terribile, sapete? 

Ho imboccato un tratto di percorso di vita tortuoso, ci vogliono doti da equilibrista per non cadere e molta umiltà per rialzarsi dopo ogni - frequente - caduta. Come dice la mia amica Sabrina ( e lei di figli ne ha tre, per cui sa quel che dice), bisogna imparare ad accettare di essere mamme imperfette, che purtroppo fanno mancare qualcosa a qualcuno e che con la loro imperfezione sperano almeno di aiutare i figli ad accettare le proprie e le altrui imperfezioni. 

Ma se per ciò che riguarda la fatica del cuore e del corpo due figli non sono il doppio di uno, la cosa vale anche per l'amore. L'ho già scritto nel post "L'amore se lo dividi si moltiplica" e lo ribadisco: il cuore di una mamma sa assumere forme curiose: tipo borsa a soffietto, si gonfia e si allarga in modo imprevisto, scoprendo un'elasticità e una capienza che non immaginavi. E per fortuna... altrimenti scoppierebbe!

La mia amica Ale, compagna di Liceo e mammabis prima di me, me l'aveva annunciato pochi giorni prima dell'arrivo della mia piccolina: "Non voglio spaventarti Bea, ma credimi, due figli non sono il doppio di uno"!

Vedete: la mamma Ale sapeva benissimo che la matematica è un'opinione. Forse perchè lei, all'esame di maturità, aveva avuto il coraggio di portare Fisica, nonostante la nostra profe e le sue dimostrazioni indimostrabili. 

Buona notte amici di Educazione Consapevole, vado a riprendere il cosleeping estremo infilandomi tra il piccolo grande uomo e il side-bed della piccola (scavalcando pian piano il marito, ovviamente!). 

Un saluto a tutti,
Maria Beatrice 

6 commenti:

Cra ha detto...

Come ti capisco Beatrice!!!
L'unico pensiero positivo che posso mandarti (e che nei momenti di "crisi" consola anche me, adesso va meglio però, il tempo aiuta vedrai) è che se i fratellini grandi un po' soffrono è perché il nostro lavoro di mamma l'abbiamo fatto bene: se non avessero alcuna reazione, se l'arrivo della sorellina non facesse loro né caldo né freddo, forse sarebbero dei bimbi che nel cuore hanno un deserto emotivo e relazionale, non hanno sviluppato alcuna forma di attaccamento, invece grazie al cielo non è così!! Lo ammetto è faticoso, a volte frustrante, la pazienza esaurisce in fretta, ma è anche bello vedere che poi insieme, grazie all'Amore e ad infinite coccole collettive e rassicuranti, si riesce a superare anche il più difficle dei momenti.
Un abbraccio.
Cra.

Educazione Consapevole ha detto...

Mamma Cra! Grazie per queste parole...

Penso agli occhi chiari della tua piccolina nel mei tai (l'ultima volta che ci siamo viste, due giorni prima che3 nascesse la mia pulcina!) e mi sembra di vederti anche ora, sorridente e rassicurante.

Terrò a mente le tue parole, esperienza di vita vissuta.

Un caloroso abbraccio e un bacio ai tuoi due bimbi!

Maria Beatrice :)

andrea ha detto...

Sono nuovo qui e ho letto solo questo post per cui mi scuso se l'argomento è stato trattato in precedenza, ma una domanda mi nasce spontanea... ma il marito in tutto ciò dov'è?
Ho letto l'articolo chiedendomi quando sarebbe apparso, ma viene nominato solo nell'ultima riga quando è già a letto e viene descritto come un ostacolo da scavalcare.
Presumo che lavori tutto il giorno e arrivi a cassa stanco, tuttavia...
Diciamo che forse delegando un po' la situazione si potrebbe alleviare parecchio.

PS

Il link lascito su UPPA è sbagliato :)

PPS

Comunque è verissimo che non sempre 1+1=2 :D:D

Educazione Consapevole ha detto...

Ciao Andrea e benvenuto :)

Ti risponderò domani con un nuovo post, la questione che sollevi merita più di una risposta da commento...

Grazie per la segnalazione del refuso sul sito di UPPA, ho provveduto! ;)

A presto e grazie per aver letto e commentato!

Maria Beatrice :)

PS: ti invito, se ti va, a leggere altri post, così ti fai un'idea dei contenuti generali del Blog! :)

Sabrina ha detto...

Grazie per avermi citata! Lo considero un onore!
E sì, sono convinta che l'imperfezione delle mamme è un dono prezioso per noi e per i nostri figli: per noi perché, se fossimo perfette, come potremmo amare chi non lo è? Per loro perché allenano la resilienza! So che è di moda parlare di resilienza, e a me non interessa essere alla moda, ma trovo che questa cosa sia importantissima: non possiamo (e non dobbiamo!) evitare ai nostri figli tutte le delusioni, le rabbie, le gelosie e le tristezze: queste fanno parte della vita! E' nostro dovere, però, insegnare loro che tutte queste cose si possono superare. Che non è facile, che è doloroso, ma che loro, lo crediamo fermamente, ce la faranno; anche perché, con tutta la nostra bella imperfezione, noi saremo sempre vicini a loro per amarli, qualsiasi cosa accada! E poi perché la vita è MERAVIGLIOSA e vale la pena viverla in pienezza, anche nei suoi aspetti meno brillanti!
Non crediate che io non entri mai in crisi, che non mi senta una fallita come mamma, che non pensi che è tutta colpa di qualche mia mancanza se i miei figli non sono bravi di accettare le sconfitte al gioco dell'oca o litigano fino a menarsi per quale cartone guardare... Ma anche questo fa parte dell'egocentricità di noi mamme. Almeno con la testa l'ho capito e l'accetto!
E allora butto lì una provocazione: visto l'argomento a cui sto rispondendo, perché non aprire un post sui tanti aspetti meravigliosi dell'avere fratelli e sorelle? Potrei scrivere chilometri di esempi su questo argomento, raccontando ciò che ogni giorno, mille volte al giorno, vedo tra i miei tre bambini!
...e ciò che vedo mi aiuta a fugare i dubbi...
E tu, Bea, lo sai: il mio più profondo e autentico desiderio è di poter, un giorno, accogliere nella nostra famiglia un altro bimbo o bimba...
Bacione. Sabrina

Educazione Consapevole ha detto...

Leggo, penso, mi commuovo un po'.
E ti ringrazio, mammasabrina, per il tuo commento.

E sul post che misuggerisci... penso tu abbia ragione, dammi solo un po' di tempo e di esperienza in più... ;)

Un abbraccio forte.
Maria Beatrice (Bea) :)